domenica 3 aprile 2011

Scuola Bilingue in ostaggio! Ma di chi?

Pare veramente incredibile che dopo tutti questi mesi si debba ancora discutere su modalità e tempi d'intervento e, addirittura, sull'eventualità di perdere il contributo CIPE. Dall'incontro tra il comitato genitori  e l'intera giunta comunale di lunedi 28/03/2011 è emerso che il contributo più cospicuo per la ristrutturazione della scuola di viale Azzida è fermo a Roma in attesa di essere controfirmato da non si sa chi e quando. Il Comune è di centro-destra, provincia e regione idem, per non parlare del governo, quindi non vedo come tutti questi enti non si possano sollecitare a vicenda per accelerare i tempi per l'arrivo di questo contributo. Inoltre, da quanto è emerso dall'articolo del Novi Matajur pare che il Sindaco Manzini abbia chiesto al comitato di attivarsi per sollecitare il governo sloveno che a sua volta attivi il Ministero degli Esteri Italiano ovvero Frattini (che è stato eletto proprio dalla gente del nord-est).
Direi che "siamo alla frutta" dato che ora un gruppo spontaneo di genitori che non ha nessuna mansione istituzionale debba cercare l'appoggio di parlamentari sloveni per salvare il Comune di San Pietro dal disastro più totale.
E non dimentichiamo tutti gli articoli fatti sul Messaggero che parlavano di "Mamma Slovenia" che veniva in soccorso della Scuola Bilingue e delle associazioni satellite; ed ora proprio "Mamma Slovenia" deve salvare "il culo" a questa Amministrazione? Ho la netta sensazione che si voglia creare problemi anche dove non ci sono e non ci sia la volontà di impegnarsi a chiudere questa triste pagina scolastica. Tutto questo, comunque, ricade  sulla pelle di oltre 200 bambini e il mio pensiero è sempre rivolto a loro e non alla politica che favorisce o svantaggia le situazioni in base a come "gira il vento".
Ora attendiamo le iniziative del Comitato che continua a riunirsi e a lavorare autonomamente per controllare e accelerare la fine dei lavori che però sembrano allontanarsi; altro che 3 anni!!! 

Nessun commento:

Posta un commento