Ancora incerto il futuro delle Valli del Natisone, le linee seguite sembrano convergere, ma si dovrà ancora aspettare per un documento comune anche se l'anno scorso è già stato firmato dai 7+2 comuni un documento di intenti a rimanere uniti.
La prima linea è quella della proposta dei Sindaci dei Comuni di Drenchia, Savogna e Stregna che vuole sfruttare la deroga regionale per quanto riguarda il vincolo del numero di abitanti (ora fissata ad un minimo di 30.000 abitanti) che per le zone con minoranze linguistiche si potrebbe aggirare.
L'altra linea è quella del Sindaco di San Pietro al Natisone che ritiene che i comuni valligiani da soli non siano in grado di fornire un adeguato livello di servizi e di gestire le competenze se rimanessero senza Cividale.
Facendo i "conti della serva" posso dire che se le Valli rimanessero sole potrebbero decidere per se stesse dato che ad ogni comune sotto i 3.000 abitanti spetta n. 1 voto.
Mentre se venissimo "risucchiati" in quello che è l'ambito sanitario attuale, quindi fino a Manzano, Pavia di Udine, Remanzacco e Povoletto, finiremmo con lo stesso misero n.1 voto per comune a doverci opporre contro un totale di n. 26 voti (totale ambito).
Quindi i nostri miseri 7 voti totali non conterebbero nulla!
Articolo del Novi Matajur |
Questa la proposta di unione dei Sindaci dei Comuni di Drenchia, Savogna e Stregna.
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