Dopo la bruciante sconfitta per un solo voto (121 a 120), Paolo Cariola fa ricorso al TAR per il riconteggio delle schede dato che le schede contestate e non assegnate alla lista di Cariola sono ben 3.
A questo punto sarebbe clamoroso il ribaltone, ma purtroppo siamo in Italia e per controllare la validità di 3 schede possono trascorrere anche 2\3 anni, innescando così tutta una serie di rivendicazioni e incomprensioni che non faranno altro che aggravare il clima da sempre teso nelle nostre amate Valli.
Intanto aspettando questo impegnativo ulteriore spoglio, auguriamo al sindaco in carica Germano Cendou la migliore amministrazione possibile.
Caro Paolo anche se dovesse esserci stato un disquido come dici tu, anche se ho i miei grossi dubbi,a parte chi ti ha apoggiato avrai tutti contro per me è meglio che vi unite tutti per mandare avanti SAVOGNA nel migliore dei modi
RispondiEliminaUna proposta di buon senso: Cendou nomini Cariola vicesindaco e, invece di perdere tempo e denaro in ricorsi e controricorsi, dimostrino di avere davvero a cuore le sorti del Comune (che vengono prima degli interessi e delle ripicche personali) e amministrino insieme. Ne trarranno giovamento tutti i cittadini di Savogna. Anche perché vincendo con uno o due voti di scarto (che sia uno o l'altro non importa) non si ha alle spalle la maggioranza della gente.
RispondiEliminaPaolo sarebbe appoggiato dalla stessa percentuale di gente, meno uno, rispetto a Germano. Quindi più o meno siamo alla "pari". Secondo me è solo questione di correttezza, infatti Paolo non toglie niente a nessuno ma è un suo diritto controllare che non siano stati fatti eventueli errori, come chiunque farebbe. Se saranno validi i voti ci sarà un cambiamento di sindaco (ma solo sulla carta perchè entrambi sono due persone valide) altrimenti rimarrà tutto come adesso, quindi non vedo il perchè non possa essere fatto.
RispondiEliminaCariola ha tutti i diritti di presentare ricorso. Non ci piove. Ma mettetevi nei panni di chi ha preso in mano il Comune: come può lavorare con serenità (e quindi efficacia) sapendo che potrebbe essere destituito assieme a sette dei suoi consiglieri? Penso che gli venga voglia solo di aspettare la sentenza. Il problema è che in Italia queste cose vanno per le lunghe, probabilmente ci vorrà un paio d'anni. E intanto un comune già allo stremo resterà abbandonato a se stesso. Se vuole davvero il bene della gente non ci si affida agli avvocati. Se si vuole, si può fare tanto anche senza avere la fascia tricolre sulle spalle!
Eliminami permetto qualche precisazione: anzitutto i consiglieri sono 8, in secondo luogo non è giuridicamente possibile nominare vicesindao cariola nella lista di cendou. infine e la cosa piu importante, in fase di scrutinamento ci sono rappresentanti di lista e responsabili, tra i quali era presente il signor mazzarella( lista cAriola) che durante lo spoglio hanno visionato le citate schede conocordando all'unanimità la non validità delle stesse. ci sono delle caratteristiche ben precise per le quali delle schede vengono considerate nulle. Cendou potrà lavorare in serenità perchè se al massimo si andasse in parità, per anzianità governerebbe sempre lui.. consigli invece al signor cariola di pensare meno ai suoi interessi personali seguendo l'esempio di Cendou , che da tempi immemori è organizzatore di eventi e camminate che tengono vive la vallata del comune in questione. D.T.
EliminaSi in teoria hai ragione, però lo sbaglio se c'è non è stato suo. Allora come uno si mette nei panni del Sindaco in carica, dovrebbe mettersi anche nei panni di Cariola.
RispondiEliminaIl bene per il Comune verrà fatto ugualmente, perchè ripeto sono due persone molto serie.
E cmq per un conteggio, "forse sbagliato nessuno lo può sapere" fino alla sentenza del TAR, qualcuno che sia Cariola o un altro dovrà sempre rimetterci.
Questo non lo ritengo giusto per nessuno.
io credo che la cosa migliore sia germano sindaco e cariola vicesindaco, e il ricorso ritirato.
RispondiEliminaSarebbe giusto fare chiarezza fin da subito, se Germano è sindaco ben venga, ma se Cariola ha perso per una valutazione di schede errata; a questo punto è Cariola che dovrebbe essere sindaco. Anche perchè se fossero state buone le schede annulate, Germano non sarebbe stato eletto.
RispondiEliminaLa correttezza e l'onestà prima di tutto, specialmente nei confronti di Germano e Cariola.
Non è questione di correttezza e onestà, casomai si tratta di un errore. Penso che sia meglio che vi rimedino i diretti interessati piuttosto che avvocati, giudici e tribunali. Ci vuole un compromesso politico tra i due che abbia per obiettivo il bene del Comune, che non è quello di stare nell'incertezza per mesi o anni! La volontà di affermarsi personalmente, anche se legittima, non porta lontano. Da quanto ne so, proprio questo atteggiamento ha portato all'ingloriosa fine della precedente legislatura di Savogna e ora ci risiamo...
EliminaBeh prima di parlare del passato, bisognerebbe bene e dico BENE informarsi sui fatti accaduti, e non per sentito dire.
RispondiEliminaIn secondo luogo se la mettiamo sul piano che i diretti interessati debbano rimediare, allora nessuno dei due dovrebbe essere sindaco, visto che è un "errore", non vedo perchè debba interessare uno solo dei due candidati e non entrambi.
E comunque è propio dall'ingloriosa fine della precedente legislatura, che ad oggi si deve fare + attenzione, e rimediare sul nascere ad eventuali erori.
errori.
RispondiEliminaL'importante è capire che la politica non è una partita di calcio o briscola dove si gioca per vincere e basta (vale per Cariola e Cendou) e tutto finisce al 90°. Le cose si possono mettere a posto anche dopo, se c'è la voglia e l'intenzione di lavorare per la comunità. Qui bisogna risolvere i gravi problemi del Comune, cioè delle persone. Per me è meglio indirizzare le energie verso questi che nelle carte bollate. Ma ognuno è libero di comportarsi come vuole, anche di fare errori.
EliminaSono assolutamente d'accordo, non vivo nelle valli ma sono uno degli eredi di queste terre ed e' ridicolo perdere tanto tempo ed energie su esposti quando le valli hanno bisogno di coesione e progettualita'.
EliminaL'interesse delle valli e' la cooperazione e' il vero obbiettivo e non la fascia di sindaco. Non per sminuire questa figura ma in una qualsiasi citta' 2 palazzi farebbero il numero di votanti delle valli.
Questo vuol dire che il problema grosso e' lo spopolamento e chi dovrebbe gestire anche il futuro delle valli deve prenderne atto. Purtroppo l'individualismo puo' solo creare rotture ed incomprensioni che sono segno di una visione stolta e poco lungimirante, creando solo inutili veleni.
La valli ha bisogno di progettualita' coese che coinvolgano tutti nel interesse di tutti.
La lista con numeri di cui sopra dovrebbe essere unica e non cosi' frazionata.
Un ammiratore delle valli
Interessante dibattito. A me interesserebbe sapere se Carriola e Cendon si sono parlati dopo le elezioni o se ha deciso subito di passare alle vie legali.
RispondiEliminaBeh conoscendo i candidati penso di sì, anche perchè da quello che so vivono vicini di casa.
RispondiEliminaSi è vero non è un partita di calcio concordo pienamente, ma magari il gruppo di Cariola ha delle idee, e il gruppo di Cendou ne ha altre, lo dimostra il fatto che sono state fatte 2 liste, quindi secondo me se i candidati non la pensa alla stessa maniera, e se vedono esigenze diverse, non potranno mai andare daccordo al 100%, con il rischio di ricadere sempre sugli stessi errori.
RispondiEliminaDaccordo. Ma quando ci sono gravi problemi da risolvere si può fare anche una "gosse koalition" come fanno in Germania e Austria o il governo Monti in Italia.
Eliminaa savogna?
Eliminasi sopratutto a Savogna: Votanti poco piu' che 500...
EliminaNon sono d'accordo con lucapost, dato che se ci fosse la volontà e gli stessi intenti amministrativi avrebbero fatto una lista unica prendendo il 60/70% dei voti.
RispondiEliminaEvidentemente i due programmi differiscono e questa votazione (con questo sistema elettorale) premia chi ha più voti. E questo è il problema principale. Se il controllo delle schede contestate fosse immediato (1/2 settimane) si risolverebbero molti problemi, sarebbe assurdo cambiare sindaco e giunta a metà mandato di Cendou.
Chiedo a tutti gli anonimi che hanno scritto: Quali sono i tempi per il riconteggio delle schede?
PS. Potete lasciare anche un nickname, anzichè stare anonimi!!
Ci vuole un paio d'anni. Il procedimento davanti al Tar dura dai 9 ai 12 mesi e un anno o più il secondo grado davanti al Consiglio di s
RispondiEliminaStato. Ne escono quasi sempre decisioni opposte, nel senso che il Tar dà spesso ragione al ricorrente, poi il Consiglio di Stato annulla la sentenza del Tar. Il caso più eclatante di recente è quello della Regione Piemonte dove il Tar ha riconteggiato le scede dando ragione alla ricorrente Bresso, ma il Consiglio di Stato ha annullato il riconteggio e lasciato in carica Cota. Qui in Regione c'è il precedente di Paluzza. Nel giugno 2004 un candidato aveva vinto per tre voti. L'altra candidata aveva presentato ricorso e il Tar le aveva dato ragione, così un anno dopo le elezioni (primavera 2005) aveva preso il posto del sindaco. A un anno di distanza il Consiglio di Stato ha annullato la sentenza del Tar e il primo sindaco è tornato in carica (primavera 2006). Una situazione davvero assurda. Speriamo che non si ripeta a Savogna!
La disputa, fra anonimi,
RispondiEliminasui sindaci Cendou e Cariola.
Sono entrato, per caso, nella disputa che oppone alcuni anonimi che si sono scambiati le loro opinioni sull'ultima elezione nel comune di Savogna. Mi chiamo Ermanno A. Uccelli e dissento garbatamente dall'opinione di Anonimo Uno (lo chiamerò così) il quale in data giovedì 10 maggio corrente indirizza a Cariola il messaggio: «Caro Paolo anche se dovesse esserci stato un disquido (sic) come dici tu, anche se ho i miei grossi dubbi, a parte chi ti ha apoggiato (sic) avrai tutti contro per me è meglio che vi unite (sic) tutti per mandare avanti SAVOGNA nel migliore dei modi».
Sì, succede in Friùli, quanto descritto sopra. Dal messaggio si evince che il Cariola sia il colpevole della situazione nella quale si trova il comune di Savogna. Si dice al Cariola, in un messaggio successivo dello stesso giorno, che «ha tutti i diritti di presentare ricorso ma […] se vuole davvero il bene della gente, non ci si affida agli avvocati. Se si vuole, si può fare tanto anche senza avere la fascia tricolre (sic) sulle spalle!» Perché lo si dica ad uno solo dei due contendenti, e non ad ambedue, resta un giocondo mistero. Confesso, per l'improvviso rovesciamento di atteggiamento, un certo stupore. Perfino disagio. Una cosa è certa, secondo me: questa diatrìba, con ancora i seggi elettorali caldi, rischia di produrre più sconcerto che consenso, oltre ad aumentare l'ansia della popolazione. Rischia altresì di apparire un segnale di impotenza. Proprio perché, come dibattono i vari Anonimi, la situazione a Savogna appare molto seria per un insieme di circostanze, c'è bisogno di un governo, di amministratori capaci di ascoltare senza arroganza, di modificare le proprie decisioni se necessario, ma anche di indicare soluzioni possibili valutate per la loro fattibilità. Tra arroganza e populismo (più o meno sfiduciato), ci sono alternative più costruttive. Richiedono un po' più di umiltà e di sobrietà intellettuale e civile.
Entrando in questo pollaio dove ognuno strilla più che può, tanto dietro all'anonimato si può dire qualunque cosa, a me pare che i pareri espressi soffrano di superficialità. Come questo: «Mettetevi nei panni di chi ha preso in mano il Comune: come può lavorare con serenità (e quindi efficacia) sapendo che potrebbe essere destituito assieme a sette suoi consiglieri?» E via di questo passo. Naturalmente non ci si pone neppure la domanda con quale animo possa contribuire al bene comune una persona che si sente deprivato di una posizione che era sua (vero o no, lo stabilirà chi di dovere) e si trova a dover sottostare ad una situazione (non certo creata da lui), che si poteva benissimo evitare in partenza.
Capisco che non sia obbligatorio essere intelligenti (laddove intelligenza la intendo la capacità di mettersi nei panni degli altri, che sembra assai facile, ma invece è difficilissimo perché riusciamo a metterci solo nei nostri di panni), ma questo atteggiamento comportamentale di Anonimo Uno ha tutti i crismi di un vivace masochismo. Infatti, con quale ardire si può chiedere ad una persona di farsi da parte, di volentieri (e con animo lieto) collaborare alla messa in atto di un progetto (il governo di Savogna) quando la stessa persona si vede scippati dei voti (forse) decisivi per la vittoria, a causa di incuria, superficialità e negligenza? Questa in Emilia – da dove provengo io – la chiamiamo cattiveria, slealtà e disonestà (anche se Anonimo Uno dice, venerdì 11 maggio, che «non è questione di correttezza e onestà, casomai si tratta di un errore». E allora, se di errore si tratta, lo si corregga, che diamine!) Ma credo che, anche qui in Friùli, queste variabili le si chiamino con lo stesso nome.
Carissimo Ermanno (permettimi di darti del tu),
EliminaConcordo sulla questione del anonimato, ma purtroppo credo sia per molti una sorta di schermo per permettere di esprimere liberamente le opinioni,Io come te arrivo da altri lidi ed esperienze e non ho preclusioni a riguardo. Permettimi pero' di fare alcune osservazioni su quello che sta' accadendo.
Mi e' capitato di leggere prima del voto i programmi dei candidati e se andate a vedere ci sono molte cose che accumunano i candidati ovvero le opere necessarie per la normale gestione di un territorio. Dopodiche' possono esserci delle diverse interpretazioni sul utilizzo delle (magre?) risorse, ma un territorio come quello delle valli con grosse ricchezze naturali e poca gente ha per forza bisogno di cooperazione fra le parti che vista la situazione e' imprescindibile. Certo le persone secondo la legge hanno tutti i diritti politico/ amministrativi ad appellarsi, ma ce' una regola che va oltre ed non e' scritta ma profondamente saggia: il buon senso. Alla base ritengo che e' la gente che crea il territorio circostante e non una fascia tricolore. Sono le persone che lavorano tutti i giorni sul territorio che meritano essere citati e posti come degli esempi. Le amministrazioni cambiano e sono le persone che in prima persone si impegnano che rimangono nei cuori della gente.
Un cittadino deve stimolare qualsiasi amministrazione ad operare nel verso giusto perche' il territorio e fatto dalle persone e dalla loro ricchezza d'animo.
Una proposta al futuro sindaco qualsiasi siano gli eventi: Creare un parco naturale che comprenda diversi comuni circostanti e magari transnazionale, porterebbe lavoro futura protezione del territorio e risorse aggiuntive.
Un saluto a tutti anonimi e non.
Daniele Signorile
Caro Daniele, concordo con te a proposito di diversi argomenti che hai sollevato.
RispondiEliminaUna breve domanda ora: nei piccoli comuni come quelli 100% montani delle Valli del Natisone, sai qual'è la principale differenza tra i programmi delle liste che si presentano a guidare i territori? Forse non compare in tutti i programmi esplicitamente, ma le differenze riguardano sopratutto il modo di porsi nei confronti delle leggi nazionali e regionali a tutela della minoranza slovena. Ancora, gran parte è qua la differenza.
Circa la tua proposta di parco naturale, se fai una ricerca nel passato, magari contattando qualche vecchio amministratore in carica tra nei primi anni 80, potrai constatare che questa possibilità è già stata valutata e scartata. Ritengo comunque che questa strada debba essere percorsa nuovamente nonostante gli interessi di qualche piccola corporazione (aziende boschive, riserve di caccia, ecc), se non altro per cercare di preservare le Valli del Natisone da catarri architettonici come l'elettrodotto Okroglo-Udine.
Caro luca,
EliminaSi conosco molto bene la questione della minoranza slovena e anche qui' scusami faccio veramente fatica a capire il problema oggi 2012 d.c. in uno stato di Unione Europea. Ovvero i finanziamenti devono essere usati tutti a prescindere.In Piemonte per esempio le minoranze linguistiche non si pongono neanche il problema se accettarle o no sarebbe assurdo. Per quel che riguarda il parco e le corporazioni basta arrivare ad un accordo con le realta' locali che sono sempre le prime a lavorare sul territorio. I cacciatori (quelli locali almeno) sono spesso i primi a loro modo a preservare il territorio e con degli accordi mirati sarebbero integrali al progetto evitando arrivi incontrollati dal esterno. Non bisogna demonizzare ma relazionarsi con le realta' sul teritorio cercando di essere lungimiranti e sopratutto evitando una futura devastazione di un territorio che potrebbe in breve tempo con leggi regionali/nazionali (vedi viadotto)scavalcare il territorio approfittando oltretutto dello spopolamento delle valli. Ricordiamoci sempre che una comunita' debole e' piu' facilmente attaccabile a maggior ragione se disgregata. Il parco naturale poi porterebbe immediatamente luce sul bellissimo territorio delle valli. Credo che il nostro territorio abbia bisogno di positiva presenza e non disgregazione che porta solo a singoli e poco lungimiranti risultati.
Daniele
La questione è semplice, Cendou garantisce la salvaguardia della lingua slovena locale, questo è il punto.
RispondiEliminacredo che siamo precipitati, come ho già scritto prima, firmandomi D.T. bisogna fare gli interessi della gente e non i propri.. la minoranza rappresenta le nostre origini, le valli del natisone la nostra culla.. queste sono le 2 variabili fondamentali. penso che ermanno pecchi alquanto di presunzione, perchè non credo conosca bene e da vicino la nostra realtà e non penso fosse presente al seggio il giorno degli scrutini altrimenti l'avrei visto.senza considerare le sentenze che si permette di dare ai vari anonimi. certamente più di qualcuno parla senza un minimo di conoscienza, ma ciò non fa di luio un masochista.. bensi un ignorante in materia. MIROSLAV, dice una cosa giusta.. e nessuno credo si sia nascosto.. Cendou in primis.
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