lunedì 22 giugno 2015

Kries 2015 a Tribil Superiore dalle ore 21.00.

Le Valli del Natisone, la notte del 23 giugno, si illuminano di fuochi, è l’antica festa del solstizio d’estate, nel corso della quale il kries (faló) che viene acceso per prolungare, nella notte, la luce del giorno più lungo dell’anno. 
L'evento affonda le sue radici nell'antico passato e si riallaccia alle usanze del popolo dei Celti. Questo rito pagano, rappresenta la vittoria della luce sul buio e sul freddo dell’inverno e si conclude, ancor tutt’oggi, con l’accensione del Kries come fuoco purificatore.
Gli antichi abitanti dell'alta valle del Natisone adoravano il Sole, la Luna, le Stelle e la terra. Il Sole portava due nomi: Kries per la luce e Svetovit per l'estate; la vita si svolgeva seguendo riti per sconfiggere il freddo ed il buio dell’inverno. Venivano organizzate numerose feste, generalmente corrispondenti al ciclo delle stagioni. Si festeggiava il solstizio d'inverno e quello d'estate, detto anche festa di primavera.

Con la conversione al Cristianesimo, questa festa rituale venne trasformata nella festa in onore di S. Giovanni patrono delle Valli del Natisone, che cade il 24 giugno, ovvero la notte del solstizio d'estate.
In questo giorno particolare, il sole è allo zenit al tropico del cancro, il sole sembra fermarsi, sorgendo e tramontando sempre nello stesso punto ed è visto come un momento particolare e magico.
In questo giorno si celebrano diversi riti oltre a quello conclusivo del Kries, ovvero la raccolta delle erbe utilizzate a scopo curativo e/o esoterico da effettuarsi al mattino presto prima del sorgere del sole quando le loro caratteristiche e proprietà sono alla massima potenza. Alcune di queste piante come la barba di San Giovanni, le margherite bianche e gialle e la felce vengono utilizzate per fare delle croci (Kriz), da appendere davanti alla porta di casa come amuleto contro le negatività, oppure allo stesso scopo vengono creati delle collane Krancelni con le corolle delle margherite, ad incorniciare le porte d’ingresso delle case. Lo stesso giorni venivano anche eseguiti riti propiziatori con le noci, il tuorlo d’uovo, il bocciolo di fire che legato ad un palo inerte restava fresco per tutto l’anno, oppure ancora la raccolta della rugiada per curae i mali della pelle e far svanire le macchie impossibili dai vestiti.
Questi ed altri riti vengono ripresentati ogni anno il 23 giugno a Tribil Superiore, coinvolgendo gli abitanti e gli ospiti esterni in questi suggestivi gesti, creando un’atmosfera armoniosa di unione e collaborazione soprattutto nel momento finale della giornata, dove tutti si riuniscono davanti al Kries ballando bevendo e mangiando cibi preparati da loro stessi e offerti a tutti in segno di condivisione.

Il 23 di giugno a Tribil Superiore, si celebra la festa del Kries in occasione del solstizio d'estateLe specialità culinarie della notte di San Giovanni sono:
Màrve (tipiche briciole di erbe in pastella), il caffè di cumino (kimna), le snite o sope (pane secco imbevuto di latte e fritto) e le varie specialità offerte dal paese.

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