Tutti i paesani hanno contribuito con le tipiche marve (briciole di erbe) e le snite o sobe (pane vecchio immerso nel latte, girato nell'uovo e fritto in padella).
Tutto l'evento di quest'anno e del 2010 sono stati ripresi dalla troupe di Alessandro Ruzzier e l'intero lavoro verrà depositato al nuovo Museo Antropologico di Udine, come il Kries più tradizionale e autentico delle Valli del Natisone.
Bello, bello, bello, attorno a quel kries c'era lo spirito autentico e gioioso della nostra gente, della nostra Benecja, c'erano dei cuori ,c'erano delle anime vere, c'era la passione, c'era la voglia di essere e di rimanere fedeli con semplicità ma con orgoglio a tutto ciò che il tempo e la storia ci ha insegnato e scritto per e su di noi.
RispondiEliminaChe importa se all'inizio pioveva, avevamo ombrelli e grosse scarpe ai piedi, è durato poco anche il tempo(meteorologico)ci ha sorriso, il kries ardeva i piccoli correvano attorno, noi cantavamo, mangiavamo le "marve" si assaggiava il meraviglioso caffe della Irma, i furesti stupiti ci chiedevano che cos'è, e noi tutti orgogliosi a spiegargli del "caffè kimnu" fatto da Irma che ha 83 anni, e che a quel'ora probabilmente stava dormendo, e forse sognando la luna nuova, perchè allora sarà tempo di seminare le rape, per lei un autunno senza la" bizna" non è concepibile.
Bohloni vsjem tistim ki so djelal an se trudil.
E poi:permessi negati,luce sul piazzale spenta,alluvione di indicazioni per il kries ufficiale,proibizione di far pubblicità, ecc,ecc.
Tutte bagatelle , sciocchezze, vaccate senza senso, anzi tutto questo credo che ci faccia bene, quindi al prossino KRIES.